Il tumore al seno rappresenta ancora il nemico numero 1 del genere femminile. Si stima che in Italia siano circa 50.000 i nuovi casi di cancro della mammella (dati Aiom/Airtum “I numeri del cancro in Italia 2016“). Fortunatamente, nonostante l’alto numero di casi registrati ogni anno, la mortalità è in diminuzione.
Per ogni donna il seno è una parte importante del corpo: non solo è simbolo di maternità ma anche di seduzione. Durante il corso della vita e durante le varie fasi del ciclo mestruale, la mammella va incontro a diversi cambiamenti. Nel periodo fertile prevale la componente ghiandolare, mentre dopo la menopausa questa viene gradualmente sostituita da tessuto grasso. Inoltre con l’invecchiamento aumenta il rischio che si formino masse anomale; spesso si tratta di masse innocue, per esempio delle cisti, ma a volte possono essere il segno della presenza di un tumore al seno.
Le principali cause del tumore al seno
Le cause del tumore al seno possono essere diverse: età, fattori ormonali, stile di vita, pregressa esposizione a radioterapia toracica, mancanza di attività fisica, sovrappeso e obesità. La maggioranza delle neoplasie mammarie comprende forme sporadiche mentre solo circa il 5-7% dei tumori può essere ricondotto ad una predisposizione genetica. Tra le mutazioni dei geni che comportano un aumento (sino all’80%) del rischio di sviluppare un tumore al seno o all’ovaio, vi sono quelle nei geni BRCA. Tuttavia anche in questi casi ad essere ereditata è solo la predisposizione alla malattia, non la malattia stessa, e perché il tumore si sviluppi è necessario che le cellule accumulino anche altre mutazioni.
È possibile prevenire il tumore al seno?
La diagnosi precoce non è una vera e propria forma di prevenzione del tumore al seno. Piuttosto, permette di individuare il tumore nelle fasi iniziali del suo sviluppo, quando è più facilmente trattabile. Esistono invece alcuni comportamenti che possono contribuire a ridurre il rischio di sviluppare la neoplasia: una regolare attività fisica, un’alimentazione ricca di frutta e verdura fresca oltre che soia, cereali non raffinati e legumi, l’assunzione di pochi grassi di origine animale e mantenere il peso nella norma. Tuttavia, solo un test genetico opportuno può svelare se il rischio di tumore sta aumentando a causa di un accumulo di mutazioni e se è quindi necessario correre ai ripari intensificando le strategie di prevenzione primaria e di diagnosi precoce.
Il test di prevenzione HELIXGYN
Infatti la prevenzione primaria è determinante per scongiurare il più possibile la comparsa del tumore e, allo stesso tempo, una diagnosi precoce può aumentare sensibilmente le probabilità che ogni paziente ha di sconfiggere la malattia. Grazie a Bioscience Genomics esiste oggi un innovativo e affidabile strumento di prevenzione: HELIXGYN. Si tratta di un test genetico basato su un semplice prelievo di sangue che permette il monitoraggio della propria stabilità genetica. Grazie a questo test innovativo ogni donna, con familiarità o meno per il tumore al seno, può sapere se il proprio DNA ha già subito mutazioni coinvolte nell’insorgenza del tumore al seno o all’ovaio.
Per scoprire come intraprendere il percorso di prevenzione primaria HELIXGYN visita la pagina web dedicata.