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È risaputo che il sangue del cordone ombelicale contiene cellule staminali (soprattutto emopoietiche) ma in pochi sanno che esso rappresenta anche una preziosa riserva di cellule Natural Killer (o più semplicemente NK). Scopriamo perché tutte queste cellule sono tanto importanti.

Il sangue del cordone ombelicale e le staminali

Le prime raccolte di sangue cordonale risalgono a più di 25 anni fa, da allora la medicina rigenerativa ha compiuto notevoli progressi dando sempre più significato e validità scientifica a questa pratica che rappresenta, a tutti gli effetti, una reale opportunità terapeutica per curare numerose patologie del sangue ma non solo.

Le cellule staminali cordonali hanno infatti la capacità di rimpiazzare tutti i componenti del sistema immunitario e del sangue che possono essere danneggiati. Viste queste loro potenzialità, possono essere impiegate nella cura di leucemie, linfomi, aplasie midollari, talassemie e alcune gravi carenze del sistema immunitario.

Anche se ancora oggi, nel 95% dei casi, il cordone ombelicale viene destinato allo smaltimento con gli scarti ospedalieri, si stima che siano più di 5 milioni i campioni conservati in banche private. Ciò dimostra che sempre più famiglie si informano sulle potenzialità del sangue cordonale e sulle proprietà delle cellule in esso contenute.

Il sangue cordonale e le cellule NK: nuove potenzialità

L’impiego delle cellule staminali cordonali è in continua evoluzione e si stanno compiendo numerosi progressi nel campo della ricerca medica per la cura di molte tra le più gravi e diffuse patologie (rigenerazione del miocardio in caso di infarto, cura di malattie neurodegenerative come Parkinson e Alzheimer, cura di malattie degenerative del fegato, del rene, della retina, della cornea, dell’apparato uditivo, diabete e molte altre).

Ma oggi, i genitori che desiderano raccogliere il sangue cordonale del proprio bambino hanno un motivo in più per fare questa scelta tanto importante per il futuro: oltre ad ottenere un prezioso campione di cellule staminali, la raccolta garantisce anche una riserva di cellule NK per uso autologo (sullo stesso neonato) o aploidentico (ad esempio tra familiari parzialmente compatibili).

Scoperte oltre 40 anni fa, negli ultimi 10 anni le cellule NK hanno riscosso particolare interesse fra gli oncologi e gli immunologi. La loro importanza risiede nel fatto che si tratta di globuli bianchi in grado di uccidere le cellule tumorali senza bisogno di un’attivazione preliminare, distruggendole direttamente.

La conservazione delle cellule NK cordonali

Le cellule NK si trovano normalmente nel sangue periferico di ciascuno di noi. Cosa hanno dunque di diverso quelle contenute nel sangue cordonale? Anche se sono meno mature e meno citotossiche, quelle del sangue del cordone ombelicale sono più abbondanti e più semplici da purificare rispetto a quelle del sangue periferico. Inoltre, mediante una semplice stimolazione ex vivo (cioè all’esterno dell’organismo) da una singola unità di sangue del cordone ombelicale crioconservato è possibile ottenerne una quantità sufficiente per applicazioni cliniche. Le cellule NK espanse da sangue del cordone ombelicale hanno un’attività simile a quella delle cellule NK da sangue periferico attivate ex vivo.

Avere a disposizione un campione di cellule NK rappresenta un enorme vantaggio: già diversi studi clinici utilizzano linfociti NK per il trattamento di pazienti affetti da tumore. Oltre a ciò, esercitando un ruolo nella regolazione della risposta autoimmune, le NK sono anche correlate all’insorgenza di alcune malattie come sclerosi multipla, artrite reumatoide e lupus eritematoso sistemico.

Il servizio di conservazione offerto da Bioscience Institute

Presso la Cell Factory di Bioscience Institute, i futuri genitori possono conservare non solo le staminali ma anche le cellule NK del sangue cordonale. Inoltre grazie alle procedure adottate, che prevedono l’uso di una sacca a quattro compartimenti tridimensionali in grado di ospitare per almeno 20 anni le cellule, è possibile un utilizzo multiplo delle cellule NK conservate.

Per maggiori informazioni visita la pagina dedicata oppure contattaci al Numero Verde 800 690 914

Bibliografia
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