è un test non invasivo per lo screening del tumore del colon-retto e delle lesioni precancerose.
Il test
Può individuare anomalie che, se confermate tramite una colonscopia, consentono la diagnosi precoce del tumore del colon-retto. Se scoperto in fase iniziale, infatti, il tumore del colon-retto può essere curato in modo più efficace e meno invasivo. Una valutazione precoce permette, spesso, di individuare ed eliminare anche lesioni precancerose (polipi), evitando l’insorgenza del tumore.
Quando sottoporsi al test
In generale, per i soggetti che presentano un rischio assimilabile a quello della popolazione generale, è opportuno aderire ad un protocollo di screening dopo i 50 anni.
Per coloro che hanno un rischio per familiarità, è preferibile cominciare 5-10 anni prima dell’età in cui il familiare (primo grado) ha ricevuto la diagnosi di cancro del colon.
Infine, per coloro che hanno un rischio elevato, ossia i casi di accertata predisposizione genetica (circa 5-10%), lo screening deve essere avviato molto precocemente.
Perchè eseguire uno screening?
È importante aderire ad un programma di screening perché, se scoperto in una fase iniziale, il tumore del colon-retto può essere curato in modo più efficace e meno invasivo. Questa precocità permette, spesso, di individuare ed eliminare le lesioni precancerose (polipi intestinali), evitando l’insorgenza del tumore.
I FATTORI DI RISCHIO
I fattori di rischio sono piuttosto generici e trasversali nella popolazione generale, sia maschile che femminile.
FATTORI NUTRIZIONALI
Una dieta povera di fibre, ricca di grassi e proteine di origine animale è associata ad un aumento dei tumori intestinali. Obesità, sovrappeso e uno stile di vita poco sano costituiscono ulteriori fattori di rischio.
FATTORI NON EREDITARI
Il rischio di ammalarsi di tumore del colon-retto è determinato da fattori quali l’età, il fumo, la vita sedentaria, le malattie infiammatorie croniche intestinali, una storia clinica di polipi del colon o un pregresso tumore del colon-retto.
FATTORI GENETICI
È possibile ereditare la predisposizione ad ammalarsi di tumore del colon-retto (circa il 10% sono forme ereditarie). Attraverso test genetici specifici (MyCheck) è possibile verificare una eventuale predisposizione genetica.
INFORMAZIONI STATISTICHE SUL TUMORE DEL COLON-RETTO
- Rappresenta circa il 10% di tutti i tumori diagnosticati al mondo
- In Italia è il secondo tra i tumori diagnosticati più frequentemente
- È diffuso soprattutto nella fascia di età 50 – 70 anni
Vantaggi del test
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- Non richiede preparazione (dieta, lassativi)
- É sufficiente un prelievo di feci
- Analizza 2 marcatori presenti nel DNA
- Valuta la presenza di sangue occulto nelle feci
- Ha una sensibilità che può raggiungere il 96%
- Ha una specificità che può raggiungere l’87%
- Ha una sensibilità che può raggiungere il 52% nel caso di lesioni precancerose avanzate
Come si esegue il test
Il DNA viene estratto da un campione di feci e sottoposto ad un’analisi specifica (Multiplex Fluorescent PCR) per rilevare eventuali anomalie di metilazione a Il test si esegue su feci, che possono essere comodamente raccolte a casa.
L’approccio innovativo del MyColon 3.0 consiste nel combinare il test per la ricerca del sangue occulto delle feci (SOF), già previsto nella maggior parte dei programmi di screening regionali, con una più sofisticata analisi del DNA volta all’individuazione di eventuali difetti di metilazione in 2 geni (ADHFE1 – OPLAH) marcatori del CRC. Tale combinazione aumenta l’accuratezza del risultato finale dello screening, soprattutto nel caso di lesioni precancerose.
Richiedi il test
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