Scoperte oltre 40 anni fa, negli ultimi 10 anni le cellule NK hanno riscosso particolare interesse fra gli oncologi e gli immunologi. Utilizzando specifici recettori, queste cellule riconoscono i loro bersagli (cellule infettate o disfunzionali) inducendo la lisi cellulare o la morte cellulare programmata (apoptosi). Grazie alla capacità di produrre interferone gamma possono uccidere le cellule infettate da virus, e mediante l’inibizione dell’angiogenesi riescono a contrastare la crescita dei tumori.
Oltre a rendere disponibile una elevata quantità di cellule staminali emopoietiche, la conservazione del sangue del cordone ombelicale garantisce anche una preziosa riserva di cellule NK per uso autologo o aploidentico.