L’insufficienza ovarica precoce, (anche detta insufficienza ovarica primaria o menopausa precoce) è una condizione ginecologica più comune di quanto non si pensi. Spesso la diagnosi arriva inaspettata e fino ad ora è stata considerata una patologia irreversibile che conduce alla sterilità. Fortunatamente oggi esiste una nuova terapia che è davvero promettente: il trapianto di cellule staminali autologhe.
Ma cos’è l’insufficienza ovarica precoce?
Normalmente le ovaie producono ormoni e ovuli fino ai 50 anni di età dopo di che, esaurita la riserva ovarica e a seguito di una serie di modificazioni ormonali, si entra in menopausa. Tuttavia, alcune donne perdono la funzionalità ovarica prima dei 40 anni (in questi casi la menopausa è definita “precoce”).
I numeri dell’insufficienza ovarica precoce
La prevalenza della menopausa precoce è di 1/250 nelle donne sotto i 35 anni e 1/100 nelle donne sotto i 40 anni; questa condizione è la causa del 10-28% dei casi di amenorrea primaria (mancanza di mestruazioni all’età di 16 anni) e del 4-18% dei casi di amenorrea secondaria (interruzione delle mestruazioni per almeno 6 mesi).
Il numero di donne che soffrono di questa condizione è in aumento. In alcuni casi la menopausa precoce si verifica spontaneamente, in altri è “indotta” e cioè conseguente ad un intervento chirurgico o ad una terapia chemioterapica (quest’ultima, in particolare, gioca un ruolo significativo nell’aumento dell’incidenza dell’amenorrea secondaria).
La menopausa precoce indotta è prevedibile: prima di un intervento o prima di una terapia farmacologia è infatti possibile programmare trattamenti che contrastino i sintomi causati dalla carenza di ormoni (compresa l’infertilità). Al contrario, le forme spontanee non sono facili da identificare e spesso, proprio per questo motivo, la diagnosi arriva tardivamente con la conseguenza che molte donne si trovano a lottare con problemi di fertilità.
OvoSkill: la soluzione innovativa per la menopausa precoce
OvoSkill, la soluzione innovativa per la menopausa precoce proposta da Bioscience Institute, è un trattamento a base di cellule staminali autologhe (la paziente utilizza le sue cellule e non quelle di una donatrice). Si parte dalla raccolta di un piccolo volume (20 cc) di grasso durante una procedura ambulatoriale rapida e indolore, il campione arriva ai laboratori di Bioscience Institute dove, secondo procedure che rispettano i massimi standard di sicurezza e qualità, le cellule staminali vengono estratte dal grasso isolate ed espanse; si ottengono così diverse centinaia di milioni di cellule staminali mesenchimali di derivazione adiposa (ADSC) pure e, di queste, una parte verrà congelata per usi futuri e una parte potrà essere immediatamente utilizzata per infiltrazioni nel tessuto ovarico consentendone la rigenerazione (l’efficacia del trattamento è stata dimostrata).
Le ADSC sono minimamente immunogeniche e l’uso di cellule staminali autologhe attenua qualsiasi problema di rigetto. Sono inoltre state ampiamente dimostrate sia la tollerabilità che la sicurezza della terapia.
Come richiedere OvoSkill
Per richiedere OVOSKILL o per maggiori informazioni sulla procedura, contatta Bioscience al Numero Verde 800 690 914 oppure visita il sito web www.ovoskill.com
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