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Non importa quali contraccettivi ormonali hai scelto: nel periodo in cui li assumi, tutti aumentano il rischio di sviluppare un tumore al seno. Sottoporti a test che ti permettono di valutare questo rischio può aiutarti a proteggere la tua salute prendendo la decisione più adatta al tuo caso – dall’adozione di uno stile di vita adeguato all’intraprendere percorsi di screening per la prevenzione secondaria del cancro.

A suggerire un aumento del rischio di tumore al seno compreso tra il 20 e il 30% nelle donne che stanno assumendo, o che hanno assunto recentemente, un contraccettivo a base ormonale (combinato o a base di soli progestinici) è uno studio pubblicato sulla rivista scientifica PLoS Medicine da un gruppo di ricercatori dell’Università di Oxford, nel Regno Unito.

I test che permettono, invece, di valutare il rischio di tumore al seno in modo personalizzato sono quelli inclusi nel programma HELIXAFE, la soluzione di Bioscience Institute per individuare la predisposizione a sviluppare instabilità genomica (il principale fattore in grado di promuovere lo sviluppo del cancro), per valutare la presenza dei cosiddetti cancer driver (i fattori che promuovono lo sviluppo dei tumori) e per individuare eventuali varianti genetiche (mutazioni) associate allo sviluppo del cancro del seno.

I contraccettivi ormonali e il cancro

Quello tra contraccettivi ormonali e cancro è un legame ambivalente. Da un lato, è ormai noto che l’assunzione della pillola combinata (cioè contenente due tipi di ormoni: estrogeni di sintesi e progestinici) è associata alla riduzione del rischio di tumore dell’ovaio, dell’endometrio e del colon-retto; anche la cosiddetta “minipillola” a base di soli progestinici è associata a un rischio ridotto di cancro dell’endometrio. Dall’altro, nel periodo di assunzione della pillola combinata aumenta il rischio di tumori cervicali e al seno.

Anche se quest’ultimo rischio tende a diminuire gradualmente dopo la sospensione del farmaco, fino ad allinearsi ai livelli delle donne che non hanno mai assunto la pillola combinata, per molte rimane un motivo per non voler affidarsi a questo tipo di contraccezione. Insieme agli altri possibili effetti collaterali della pillola combinata, il timore di aumentare il rischio di cancro fa sempre più spesso optare per contraccettivi a base di soli progestinici, che, in effetti, sembrano riscuotere sempre più consensi.

Lo studio pubblicato su PLoS Medicine svela però che anche chi utilizza questo secondo tipo di pillola corre lo stesso rischio di sviluppare un tumore al seno. Non solo, secondo i dati raccolti in questa ricerca, nemmeno la forma in cui vengono assunti i progestinici (pillola per via orale, soluzione da iniettare, impianto o dispositivo intrauterino) fa la differenza: tutti i tipi di contraccettivi a base progestinica aumentano il rischio di tumore al seno in modo simile alla pillola combinata.

L’età alla quale si utilizza il contraccettivo sembra invece incidere in modo significativo sull’aumento del rischio. «Quando vengono combinati con quelli di ricerche precedenti (…) i risultati del nostro studio sui contraccettivi orali suggeriscono che l’eccesso assoluto di rischio di tumore al seno a 15 anni (…) varia da 8 utilizzatrici ogni 100.000 per l’uso tra i 16 e i 20 anni (con un aumento dell’incidenza dallo 0,084% allo 0,093%) a circa 265 utilizzatrici ogni 100.000 (dal 2,0% al 2,2%) per l’uso tra i 35 e i 39 anni», spiegano gli autori.

Meglio abbandonare i contraccettivi ormonali?

Gli autori dello studio sottolineano anche come l’aumento del rischio debba essere soppesato rispetto ai ben noti benefici dell’uso dei contraccettivi in età riproduttiva. «Piuttosto che decidere di abbandonare tout court i contraccettivi ormonali è possibile approfondire la valutazione del proprio rischio di sviluppare un tumore al seno», commenta Giuseppe Mucci, CEO di Bioscience Institute. «Dal punto di vista pratico, questo significa sottoporsi a test che consentono di intercettare le condizioni che promuovono lo sviluppo del cancro: instabilità genomica, infiammazione cronica, disbiosi intestinale e disfunzioni del sistema immunitario».

HELIXAFE è il programma che permette di valutare questi cancer driver e di intercettarli molto prima della comparsa di un eventuale tumore. In questo modo, consente di calibrare le proprie decisioni in termini di prevenzione, inclusa l’eventuale sospensione della pillola.

Per maggiori informazioni sui test HELIXAFE visita il sito www.bioinst.com, oppure contattaci all’indirizzo info@bioinst.com o al Numero Verde 800 690 914. I nostri biologi risponderanno alle tue domande senza alcun impegno da parte tua.

Bibliografia

  • Fitzpatrick D et al. Combined and progestagen-only hormonal contraceptives and breast cancer risk: A UK nested case-control study and meta-analysis. . PLoS Med. 2023 Mar 21;20(3):e1004188. doi: 10.1371/journal.pmed.1004188
  • Mayo Clinic. Choosing a birth control pill. Last viewed March 28th, 2023
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